Personalmente preferisco la prima ipotesi oltre che per vari segnali sugli indicatori e per il sentiment generale troppo in attesa di una correzione "seria", anche per altre coincidenze che esporrò via discorrendo.
Ciclicamente, per quel poco che ne capisco, mi trovo abbastanza con i tempi della correzione e relativa ripresa, come fine di un mensile e inizio di uno nuovo.
Poi, come dicevo prima, si è ripetuto il solito copione, rintracciamento minimo, ma sufficiente, successiva ripresa del rialzo.
Il petrolio che ha segnato la correzione prevista in parallello all'azionario, ne ricaverei un prossimo target a 59$, quindi i titoli del settore dovrebbero aiutare il rialzo degli indici.
L'EURUSD ha omesso l'ulteriore affondo che avevo pronosticato e si è invece allungato troppo al rialzo, tanto che ho dovuto modificare il conteggio ipotizzando che la correzione sia già terminata, per ora considererei acquistabile un rintracciamento in zona 1.17.
Questa tenuta, ovvero debolezza del dollaro, sembra aver dato impulso ai vari metalli e anche materie prime in generale, così, notiamo sull'oro una tenuta dei 1260 e improvvisa ripresa, potrebbe forse lateralizzare ancora un po', ma la situazione sembra mutata rispetto all'idea ribassista (anche questa un po' troppo diffusa) della settimana scorsa. E anche qui il settore potrebbe unirsi al resto favorendo i nuovi massimi.
Situazione più negativa per l'Europa dove la ripresa USA non sembra avere aiutato, in questo momento FIB e DAX non mostrano pari entusiasmo, mentre per il dax la possibilità di un nuovo massimo ci potrebbe stare, anche se comincio a dubitare del mio stesso conteggio, il FIB ha formato un minimo inferiore al precedente e siccome il conteggio ancora funziona, penserei al massimo ad una correzione verso 22500 prima di riprendere la discesa.