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sabato 28 luglio 2012
Nasdaq, CAC, FIB, BUND, EURUSD 30-7-12
Devo dire che dal punto di vista dei conteggi non è che ci stia capendo molto, mi pare siano in corso un po' dappertutto delle formazioni molto complicate che dovrebbero essere correzioni al rialzo, ma che potrebbero riservare delle sorprese.
Quello che mi sembra più "tranquillo" come conteggio è un indice poco "frequentato" il Nyse composite, che indipendentemente dalla precisione del conteggio ci direbbe che è in corso una correzione al rialzo e che detta correzione potrebbe terminare col prossimo massimo (previsto intorno a 8025) - percorso rosso - o con quello successivo target superiore a quello da fare, ma impossibile da prevedere - percorso verde - ma comunque inferiore all'ultimo massimo a 8200.
Il Nasdaq dall'ultimo affondo, importante sempre superiore al precedente, nonostante un fuori mercato da brivido post Apple, mostra una certa forza, l'onda corrente sembra abbastanza facile da contare, ma anche per questo indice si porrà, tra poco, il bivio visto sul precedente e lo stesso vale per lo SP500, che sembra, anzi, diretto verso il vecchio target di 1405.
Il CAC40 ha fatto esattamente quello che avevo previsto e che pensavo sarebbe accaduto anche al fib, in verità qui saremmo già a target quindi non saprei che altro aspettarmi.
Per il fib che è stato massacrato impedendogli pari sviluppo, come dicevo prima, dai minimi sembra partita un'onda importante, dal nuovo minimo assoluto quanto meno mi aspetterei un abc consistente.
In conclusione, per l'Europa sembra completa o quasi una prima onda che sia A oppure 1 per cui dovrebbe seguire una b o 2 quindi un ripiego importante, invece negli USA sebbene siamo in discreto ipercomprato sembra da attendersi più un'onda 4 ovvero una correzione limitata.
Il BUND si è comportato come previsto, evidentemente i notati volumi calanti non erano un caso ed è in corso una discreta correzione, se ho contato bene lo sviluppo di lungo periodo dovrebbe tornare in zona 140 per poi formare un altro massimo.
Infine l'EURUSD ha trovato una buona forza sulle parole di Draghi, ma alla chiusura di venerdì sembra anticipare la correzione attesa sull'azionario.
Sui titoli non mi esprimo perchè col nuovo minimo sono saltati quasi tutti i conti, l'unica cosa che ho notato in settimana è che per i bancari Intesa resta forte, ma Unicredito sembra averla superata.
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