In settimana ci sono state le trimestrali di molte big e comunque fossero i dati hanno innescato una discesa, con molti titoli che segnavano un -20% e poi venerdì quando nessuno se l'aspettava ecco che, forse per uno short squeeze, abbiamo una delle sessioni più positiva da lungo termine fino a portare l'indice su nuovi massimi di breve.
Ora il problema è che si è arrivati su una forte resistenza 3920/30 e che abbiamo lunedì la chiusura del mese e mercoledì la FED.
Le certezze sono poche e le varianti tante,, sul punto ii verde si è chiuso il primo settimanale, il successivo non è chiaro se sia ancora in corso, tuttavia l'andamento appare rialzista.
Elliottianamente potremmo avere una prima onda Leading, conclusa sui massimi e siccome i cicli suggerirebbero qualche altro giorno di rialzo potremmo avere nei prossimi giorni una lateralità 3900/3930 future (in blu); Onda v potrebbe anche espandersi, un segno importante sarebbe l'eventuale apertura in gap up lunedì, meglio se sopra 3930, che potrebbe portare al prossimo livello 3980/4000 (in verde); infine potremmo avere un po' di prese di profitto che potrebbero portare fino a 3830 per poi segnare un nuovo massimo sempre a 3980/4000. In ogni caso dovrebbe poi seguire la chiusura del mensile o onda B/2 fino metà novembre. Prudentemente dimezzerei le posizioni prima della FED e se questa dovesse portare in zona 4000 dimezzerei ancora per ricaricare sulla prospettata futura correzione.
Tutti hanno notato che il Nasdaq è più debole e siccome anch'esso dovrebbe segnare un nuovo massimo relativo, potrebbe recuperare e in contemporanea la SP allungare, per cui la mia idea favorita è la seguente, con beneficio di inventario sul tempo.
La linea orizzontale indica incertezza sulla possibilità che onda C riesca a superare la A.
Il rendimento del decennale americano, ha iniziato la sua correzione e dato che il target ideale è piuttosto lontano, dovrebbe favorire l'azionario.
L'Italia è stato l'indice migliore di tutti, ci vedrei il raggiungimento del target 22800/23000 ad inizio settimana, forse è stato un po' esitante venerdì, mentre lo SP macinava punti su punti e questo mi fa pensare a una probabile correzione fra non molto. Per ora la vedrei così allineato allo SP.
La Germania, quasi altrettanto potente, ci sta un arrivo sui 13600 in linea con gli altri.
Il Cambio tornato sulla parità, ha accusato un po' il discorso della BCE che dava un colpo di freno a possibili ulteriori aumenti. Tuttavia l'attuale entusiasmo sull'azionario, è dovuto anche al rumor per la FED potrebbe dare anche lei un STOP, almeno temporaneo, agli aumenti, per cui su un discorso del genere il cambio potrebbe allungare almeno a 1.015, ma sopra 1.02 punterei a 1.05.
L'oro tiene, ma non si muove, non è un buon segno in generale, stiamo a guardare se si sveglia, ma stop in caso di rottura dei minimi.
Anche il titolo di riferimento AU fa progressi, ma stancamente.
Il NG segue le nostre aspettative con precisione, dovrebbe segnare un ultimo, per ora, minimo per poi far partire un rimbalzo fino a 8, lo considererei cmq in corso se rompesse 6.7.
Infine il petrolio, nonostante il rimbalzo, resta nel suo trend discendente, c'è il dubbio se questo rimbalzo sia in dirittura d'arrivo o possa spingersi fino a 100.
Bisogna dire che molti titoli di settore hanno già segnato nuovi massimi e così anche XLE se non è su nuovi massimi è comunque oltre le attese di un rimbalzo.
Se si fosse interessati a tentare uno short, guarderei a titoli deboli, come
HAL che è giusto nella zona rintracciamento.
APA stessa cosa.
ENI stessa cosa, ma magari non è il caso di andare contro la borsa più forte.
Notoriamente al traino dei petroliferi salgono i "solari" e FSLR sembra aver appena segnato un primo i-ii (di cui il ii sull'uscita della trimestrale) stop sopra il massimo ovviamente.
Scrivevo prima che gira voce di un discorso dovish della FED, ciò potrebbe si far partire al rialzo, ma anche far scattare le prese di profitto. Insomma non si sta mai tranquilli quando c'è il FOMC.