Anche questa settimana il movimento è stato centrato, sia al rialzo che al ribasso. La chiusura di venerdì intorno ai recenti minimi mi fa pensare che lunedì si possa aprire in gap down saltando il supporto 55780/800, sarebbe coerente sia con l'ipotesi di una multipla espansione al ribasso,
sia con la chiusura del secondo settimanale del mensile in corso.
Il primo settimanale si è limitato al minimo indispensabile per cui più giorni (8-11) per questo secondo si inquadrerebbero bene.
Target dipende da quanto violento sarà il movimento (blu o rosso), presumendo che si passino i 5800 il prossimo supporto si pone a 5700, poi 5550.
Ricordo che c'è un tempo minimo per chiudere il mensile che lo vorrebbe a fine gennaio, ma sono possibili diversi sviluppi, dovendo chiudere anche l'annuale, che possono allungare i tempi della discesa fino a fine febbraio.
Una chiusura positiva mi segnalerebbe che c'è qualcosa che non va, perchè anche in caso di rimbalzo il settimanale deve segnare un minimo inferiore a quello corrente.
Il rendimento del decennale USA ha raggiunto un livello che sembra promettere nuovi massimi con un target ideale a 5.2.
La narrativa corrente è che con un economia così forte, l'inflazione possa alzare la testa e quindi vengano meno i tagli dei tassi cui pensava il mercato, inoltre e in merito vi invito a visionare il
video dell'ottimo Vito Lops, ai valori correnti lo SP500 avrebbe un forward earning yeld pari a 4,73 cioè inferiore al rendimento del decennale che è a 4,75%.
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Presumendo che l'idea di nuovi massimi per il rendimento del decennale sia corretta, il valore dello SP500 sarebbe 5400 per il 5% e 5300 per il 5,2%, considerando poi il maggior rischio dell'azionario, i prezzi dovrebbero essere anche più convenienti per provocare un ritorno di interesse.
Ecco che ci sarebbe un altro elemento che punta verso il target elliottiano ideale 5200.
L'Italia mi ha semplicemente stupito, sono rarissimi i casi in cui ha segnato nuovi massimi con l'America in discesa. Le giustificazioni sono varie ed anche contraddittorie. Il movimento mi costringe ad elaborare un conteggio rialzista che avrebbe molto spazio davanti, ma francamente con il leader mondiale in difficoltà mi asterrei.
Il cambio EURUSD torna sui minimi dopo il piccolo rimbalzo, forse la discesa non è terminata ed era solo "rumore", solo sopra 1.06 potremmo parlare di inversione. Il target che al momento sembra quanto meno improbabile è 0,85.
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Il BTC anche ripiega dopo un rimbalzo, il movimento ha cmq la forma di una correzione, bisogna vedere se terrà il target ideale 86/87K.
Le materie prime sembrano andare tutte bene, forse si cerca un rifugio dall'inflazione.
L'oro ha allungato fino a 2730, ma il conteggio vorrebbe ancora una discesa, che potrebbe arrivare in caso l'azionario volgesse al brutto, si venderanno le riserve aurifere per compensare le perdite.
Del resto l'economia va bene per cui sembra normale che ci sia richiesta di materiali per l'industria, così l'argento si mostra più forte, prossimo target 32.85.
Ma anche il palladio ha dato un bel segnale in chiusura di venerdì, dovrebbero essere terminate cinque onde al ribasso, ci starebbe quindi un rimbalzo verso i 1080/1100,
Così sale anche il petrolio, limita la correzione a 72.5 e raggiunge il primo target a 76, qui ci sono alcuni ostacoli, ma 81/82 sembra facilmente raggiungibile, visto il pregresso periodo di accumulo.
Ho dato, infine un'occhiata al King dell'azionario, NVDA, presumendo che abbia chiuso cinque onde, il target ideale per una 4 di grado superiore, sempre che limiti la correzione in tal senso, si porrebbe intorno ai 100, vicino quindi ai minimi di agosto u.s. e coerente con le attese sullo SP500.