Tuttavia non possiamo escludere il caso di un'espansione per cui si potrebbe arrivare anche oltre i 2700.
Vi posto anche la sequenza ciclica che seguo da un po' che dovrebbe avere una chiusura e quindi un minimo importante intorno alla metà di gennaio.
A seconda dell'onda che si chiuderà, si potrebbe andare dai primi supporti a 2600/2550 a livelli inferiori 2510/2450/2410, al momento quest'ultimo è il peggio che riesco ad ipotizzare.
Al di sotto dei 2645 dovremmo avere una prima conferma del ribasso.
Stiamo entrando in un periodo complicato, di solito fine dicembre è caratterizzata da aggiustamenti tecnici che fanno saltare anche i cicli più regolari per cui opterei per un'astensione fino al chiarimento dei prossimi obiettivi.
Non ci sono novità per il Dax, mentre il FIB sembra confermare la nuova gamba ribassista verso i 21500/20500.
Un po' di ambiguità anche da parte dell'EURUSD, a questo punto mi sarei aspettato una chiara direzione ascendente, ma, invece ha stentato parecchio di recente. Ora il conteggio rialzista (in bianco) non è escluso fino a tenuta dell'ultimo minimo (linea verde), ma alla sua violazione diventerebbe prevalente quello ribassista (in rosso) con target intorno a 1.15.
L'oro ha mostrato la debolezza attesa, ma non ha toccato la ribassista rossa, almeno non ancora. L'eventuale forza del dollaro potrebbe spingerlo in pieno target.
Il petrolio è rimasto in laterale, resta invariata l'attesa di un tocco dei 60 e spiccioli, ma magari potrebbe arrivare dopo una correzione un po' più profonda sui 55.
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